La foto, il video, o il ritratto di una persona, non possono essere esposti, riprodotti o messi in commercio senza il permesso del soggetto interessato, a meno che il soggetto non sia un personaggio noto, come un attore, un politico o un cantante, in questo caso per un fotoreporter è possibile pubblicare una sua foto, specialmente se deve fornire da sfondo per un articolo che lo interessa.
Risulta essere quanto prevede la legge 633.
Altri motivi che possono permetterci di pubblicare liberamente una foto, sono quelli di necessità giudiziaria o di polizia, per scopi di interesse pubblico, per cerimonie o altri avvenimenti.
In tutti gli altri casi, occorre avere una liberatoria, in duplice copia, in cui il soggetto della foto autorizza, per scritto, la pubblicazione della sua immagine. Per ottenere questo è possibile utilizzare questo modello di liberatoria presente su Documentiutili.com.
In ogni caso la foto non può essere messa in commercio se questa getta biasimo sull’interessato. Quindi per atti di calunnia o cose simili.
Non si può in alcun caso sfruttare, per proprio tornaconto personale, l’immagine di una persona. La persona interessata deve infatti autorizzare la riproduzione della sua immagine e riceverne un beneficio, anche economico.
Se siamo vittime di un utilizzo indebito della nostra immagine, possiamo quindi richiedere i danni, accumulando foto, video e altro che ci riguardano senza che noi abbiamo autorizzato niente e senza che ne avessimo la consapevolezza.
L’immagine non può quindi essere sfruttata da terzi a nostra insaputa, è un regolamento che la nostra Repubblica difende energicamente, perchè violano la nostra privacy. Risulta essere quindi importante conoscere le regole.